
On Sept. 1, Grosseto airbase hosted the hosted the ceremony for the 4° Stormo Change of Command. The new Cdr, Col. Achille Cazzaniga, replaced the former one Col. Vincenzo Nuzzo. The ceremony was attended by the Frecce Tricolori, by one F-16 belonging to 37° Stormo and by Eurofighter Typhoon of both the locally based 9° Gruppo and 20 OCU. The most remarkable part of the ceremony was the flypast performed by a formation of 13 Typhoons (belonging to both the 4° Stormo and the Gioia del Colle based 12° Gruppo of the 36° Stormo). I don’t know if the formation was the largest F-2000 formation ever flown by the European airforces that are equipped with the new fighter, but for sure it must be the largest ever flown by the Aeronautica Militare.
Daniele Tangari went to Grosseto and took the following pictures. The first one depics 3 Typhoons (2 of the 4° Stormo and 1 of the 36° Stormo) formating with the F-16 and the Frecce; the second one shows the huge formation of 13 F-2000 (in both A and B versions).
Spettacolare, senza dubbio spettacolare.
Certo che i “pattuglioni” sembrano essere l’unica attività di volo per cui i tagli è come se non ci fossero …
Vasetti vari e cerimonie sono sempre il fiore all’occhiello dell’AMI …
Mah ! Comunque un sincero in bocca al lupo al nuovo e valido Comandante del 4° Stormo Col. Achille Cazzaniga.
Gentile Claudio,
se posso, nel mio piccolo, mi permetto di dissentire con garbo da questo commento.
In realtà i “pattuglioni” sono l’attività di volo…meno realizzata in Aeronautica.
Il cambio di comando di uno Stormo (il 4° poi è uno dei più gloriosi) è un evento molto raro e ancora più rara è la presenza di tutti quei velivoli. La PAN infatti sin da venerdì si trovava a Grosseto a causa della concomitante manifestazione aerea “Argentario Azzurro 2008” .
Quella delle difficoltà economiche è purtroppo una realtà consolidata da un pò di tempo a questa parte e non solo per il nostro paese ma ormai anche per nazioni più “blasonate”; la differenza però sta nel fatto che i nostri piloti (e specialisti e tecnici e civili che lavroano per la F.A. ecc ecc) riescono a portare avanti egregiamente il loro lavoro.
“Vasetti vari” e “cerimonie” non mi sembrano termini appropriati per stare vicini ai nostri piloti (uomini e donne).
un saluto
Ho avuto la fortuna di prestare servizio in AM, sebbene come ufficiale di complemento e quindi per un periodo limitato. Tuttavia penso di conoscere abbastanza bene la Forza Armata, anche per averla seguita professionalmente molto da vicino, prima e dopo il servizio.
A tutti quelli che mi chiedono cosa mi abbia lasciato l’esperienza con le stellette, rispondo che, oltre alle moltissime amicizie e alle soddisfazioni professionali, il periodo in AM mi ha permesso di capire cos’è lo “spirito di corpo”. Si può stare a discutere per ore sull’adeguatezza degli equipaggiamenti e sulle possibilità che i nostri avrebbero di operare autonomamente in uno scenario non permissivo. Le risposte più o meno le sappiamo, inutile ripeterle. Tuttavia si tratta di ipotesi, caratterizzate da una certa probabilità, ma pur sempre ipotesi. Quel che con certezza posso dire con ragionevole certezza è che capisco la ragione per cui in AM si celebrino certi eventi; le cerimonie sono una prova tangibile di quello spirito di corpo.
I piloti sono i primi a risentire dei tagli di bilancio che assegnano sempre meno ore di volo ai reparti. Meno sono le ore, minore è l’addestramento e maggiore il rischio di depauperare quel bagaglio di know how duramente acquisito in tanti anni. Io sono a favore delle manfrine (se fosse per me i pattuglioni volerebbero su Roma per la parata del 2 giugno come ai “bei vecchi tempi”). Ancorché il valore operativo di certi eventi sia limitato, ben venga, ogni tanto, una formazione pesante per celebrare un cambio di comando, perché sicuramente rinsalda i rapporti umani e stimola coloro che vivono in prima persona, sulla propria pelle, le difficoltà della Forza Armata. Un’ora di volo o due per una cerimonia mi sembrano un “prezzo” accettabile da pagare anche in un periodo di austerity come il nostro. Gli sprechi, anche in AM, forse sono da ricercare altrove.
Sono assolutamente d’accordo nell’attribuire allo spirito di corpo il giusto valore, particolarmente importante in tempi come quelli che stiamo vivendo. Sfondate una porta aperta …
La mia critica, peraltro condivisa da gente dell’AM che mi onoro di conoscere, è motivata dalla considerazione che ogni ora di volo “rubata” all’attività operativa è, a mio parere, un’ora sprecata: anche a me piace molto veder volare gli aerei, e più volano più sono contento. A Grosseto poi, in momenti migliori, le formazioni pesanti erano di sedici F-104, vi assicuro che anche solo per il rumore valeva la pena di esserci ! Ma erano altri tempi. Oggi quella formazione di tredici EF2000, tra prove e cerimonia, sarà costata dalle due alle tre ore di volo per un totale, PAN esclusa, di circa 40 ore volate. Vi rendete conto che è circa il 25% dell’attività annuale di un pilota ! Credo che il buon Col. Nuzzo avrebbe onorato egregiamente il subentrante anche con meno “sfarzo”, o no ?
Il prossimo anno non ci sarà la Giornata Azzurra, nonostante l’enorme visibilità anche mediatica. semplicemente perchè non ci sono i soldi. Il farla avrebbe significato rinunciare alla partecipazione alla Red Flag, assurdo ma è così. Organizzeranno qualcosa a Cameri, sicuramente con un profilo più basso, e grazie anche al sostegno delle industrie aerospaziali della zona.
La situazione è questa, ci piaccia o no. E in tale situazione, ribadisco il mio pensiero, ogni ora di volo per “pattuglioni” o attività del genere credo sia sprecata. Di cambi di Comando, ogni anno, tra Gruppo e Stormo ce ne sono un bel numero. Se ognuno si organizza un mini air show tra un po’ l’AM volerà solo per questo … Che poi gli sprechi siano anche da altre parti è una certezza, ma questo è un altro discorso (peraltro ancora più “serio” …).
Per carità, in Inghilterra che commemorare il compleanno della Regina hanno fatto volare mezza RAF, ma anche lì le critiche non sono mancate … nonostante sia la Regina !
13 TYPHOON formation is a great sight. The cost is minimal if compared to the return in technology, industrial growth, national image and employment. Tornado levelled Italy to the advanced Countries and EF 2000 is keeping the tradition. Air Defence is needed and pilots must keep in practice to do a good job when required by the circumstances. Too often Italy was threatned in the past. In addition if we remeber the thousands of risky mercy missions perfomed by aircraft such as the G222 (in some cases crews were lost to fight fires and save lives even in foreign countries) we can only express our gratitude to AMI. The United Nations have found ground to appreciate those men and their work. I am proud for them and all airmen like them.