Cosa ci sarà su questa terra fra 1.000 anni? Quali saranno le scoperte delle scienza, quali i nuovi confini?

Qualche ipotesi:

  • Si viaggerà nel tempo: a tal riguardo sono già dell’opinione che gli UFO siano in realtà degli uomini del futuro in viaggio a ritroso nel tempo. Questo giustificherebbe anche la ragione per cui non ci sia stato un “contatto” con le civiltà aliene (non possono interferire altrimenti vedrebbero preclusa la possibilità di tornare al futuro); oltretutto gli alieni vengono descritti con caratteristiche somatiche coerenti con le previsioni degli scienziati che descrivono l’uomo del futuro come un macrocefalo con i muscoli parzialmente atrofizzati
  • Immortalità farmacologica: prima o poi la raggiungeremo. Entro un migliaio d’anni la vita media dell’uomo sarà intorno ai 140 anni.
  • Scopriremo i confini dell’Universo: credo che l’Universo abbia dei confini ben precisi al di là dei quali si cela qualcosa che purtroppo al momento è difficile immaginare.
  • Virtualizzazione della vita. L’uomo potrà decidere il tipo di vita da vivere e la “scenografia”. Prevedo una Matrix consapevole e volontaria
  • Quale sarà la prossima Roma? Nel 2006 è NYC e nel 3206? Praticamente impossibile fare delle previsioni oggi. Nel 79 d.C. Roma era l’ombelico del mondo ed era un pò difficile prevedere che un impero come quello si sarebbe potuto dissolvere nel giro di 4 secoli. Eppure. La stessa cosa vale oggi. Gli Stati Uniti sono la più grande potenza del mondo e New York, la sua città più rappresentativa, è piuttosto giovane. Difficile credere che gli USA rimarranno tali nel giro di 1.000 – 2.000 anni e, chissà, la nuova capitale del mondo potrebbe essere su un altro pianeta. Come diceva il mitico Jack Campbell (Nicholas Cage) di “The Family Man” con riferimento a NYC: No, this is the center of the universe. If I were living in Roman times, I would live in Rome, where else? > John Lennon.

L’altro giorno pensavo a quale potesse essere una futura scoperta o conquista tecnologica, più o meno realizzabile, che se mi fosse posta di fronte agli occhi, mi sconvolgerebbe. Ho immaginato cosa avrebbe pensato Giulio Cesare  se qualcuno gli avesse proposto un B-52  o un carro armato Leopard per sconfiggere i Galli. In fondo, anche in epoca classica l’ingegneria era molto avanti. Per un uomo dei tempi moderni, migliaia di anni di progresso sono la testimonianza che basta attendere e poi, qualsiasi idea, anche la più strana, può realizzarsi e che Verne aveva ragione a dire che “qualsiasi cosa un uomo sarà in grado di pensare un altro uomo sarà in grado di realizzare”. Quindi, cosa potrebbe scioccarmi oggi che potrebbe essere realizzato nel futuro? C’ho pensato e sono arrivato alla conclusione che potrebbe essere realmente “innovativo” poter vivere in maniera consapevole i propri ricordi. Il fatto che ricordi assopiti in qualche parte della mente possano riemergere inaspettatamente dovrebbe dimostrare che tutto ciò che viviamo rimane immagazzinato da qualche parte. Qualcuno crede che sia possibile riattivare queste “cache” con l’ipnosi; io penso più semplicemente che se una cosa mi ritorna in mente dopo dieci anni che non c’ho pensato, significa che da qualche parte quel ricordo era ancora presente. Ebbene, potrebbe essere possibile in qualche maniera registrare i propri pensieri su un supporto (come si fa oggi con un film che viene registrato su DVD) e riviverli in realtà virtuale. Sarebbe come prendere parte da spettatore a tutta la propria vita, riassaporando sapori e odori perduti, rivedendo persone e luoghi, in maniera del tutto consapevole (ovviamente senza poter cambiare gli eventi come invece avveniva nel film “The butterfly effect”).