Questo articolo è stato pubblicato sul numero 188, Giugno 2002 di Aeronautica & Difesa

Hanno vissuto minuti di terrore gli abitanti di Sidney che, il 16 maggio scorso, in pieno giorno, hanno visto un aereo di grandi dimensioni, molto simile a un “wide body” civile, volteggiare minaccioso sul centro della città. Erano le 11:00 locali (le 2 di notte nel nostro paese) quando lo spettro di un remake degli attentati dell’11 settembre è apparso agli abitanti di Sidney prendendo le sembianze di un velivolo di linea, scortato da un più piccolo velivolo da caccia, che effettuava alcuni circuiti a “biscotto” sulla città. Durante e dopo i 15 minuti di “evoluzioni” i centralini delle stazioni di polizia e delle radio sono stati presi d’assalto da cittadini e impiegati letteralmente terrorizzati dall’aereo che volava sui grattacieli della città australiana. Fortunatamente l’allarme di un attacco terroristico è rientrato non appena il Dipartimento della Difesa Australiano ha reso noto, scusandosi del fatto che l’opinione pubblica non ne fosse stata avvertita preventivamente, che il velivolo che ad occhi inesperti poteva sembrare un aereo civile dirottato era in realtà un C-135E statunitense impegnato in un volo “promozionale” a favore di un Hawk della Royal Australian Air Force che lo stava fotografando. Secondo le prime notizie trapelate dalle fonti della Difesa australiana sembrerebbe che le foto realizzate durante il volo servissero per produrre della documentazione che permetterà di istruire il personale della RAAF al riconoscimento del velivolo americano. In effetti il C-135E è uno degli aerei più rari e più interessanti dell’arsenale militare americano. Quello in volo su Sidney, con serial 60-0372, è in forza all’Air Force Material Command (AFMC) che ha il proprio Quartier Generale presso la Wright Patterson AFB in Ohio. Il velivolo in questione è utilizzato dal 452nd FLTS (Flight Test Squadron) un gruppo che fa parte del 412th TW (Test Wing) di Edwards AFB, California, che è il reparto che si occupa di sviluppare, testare e qualificare ogni sistema d’arma dell’USAF. Esistono solo 3 esemplari di C-135E, (oltre al 60-0372, il 60-0374 e il 60-0375) ottenuti dalla conversione di altrettanti C-135N ed utilizzati per lo studio dell’atmosfera nell’ambito del programma ABL Airborne Laser che, una volta operativo, verrà utilizzato per distruggere tramite raggio laser i missili balistici di teatro durante la fase di ascesa post-lancio prima ancora la testa di guerra si separi dai reattori. Nell’ambito delle campagne di sperimentazione, che hanno lo scopo di determinare l’effettivo range del laser a varie altitudini, in differenti stagioni e temperature, e i valori di turbolenza ottica, il C-135E vola in scenari addestrativi e, preferibilmente, reali, rischierandosi su basi americane ed estere. Quelle che più spesso sono state visitate da questo tipo di velivolo sono Kirtland AFB, New Mexico, dove risiede l’Air Force Research Laboratori, e Osan, Corea.
Il velivolo in volo su Sidney era probabilmente di ritorno a Edwards da una delle Forward Operating Base, forse proprio Osan, e non è da escludere che sia stato utilizzato per effettuare dei rilevamenti nel teatro di operazioni dell’Enduring Freedom.

© David Cenciotti