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15.06.2006
L’uscita del mio articolo sulle Frecce Tricolori coincide con un periodo di inaccettabili critiche alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle poche cose che ancora ci sono invidiate nel mondo e che ci fanno essere orgogliosi di essere italiani. L’articolo è sul numero 2/2006 della Rivista Aeronautica (http://rivista.aeronautica.difesa.it/) ed è un viaggio alla scoperta degli aspetti meno conosciuti delle Frecce. Andando a visitare questa sezione del sito della Rivista Aeronautica, troverete anche ad alcune foto fatte a Rivolto in occasione della mia visita e del mio volo con il Col. Tarantino, Comandante della PAN, per l’abstract, leggete di seguito:
Principale “inquilino” della base di Rivolto è il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, nell’ambito del quale opera la Pattuglia Acrobatica Nazionale. Il Reparto è posto alle dirette dipendenze del 2° Stormo “Mario D’Agostini” e, benché sia inquadrato in un ente di livello gerarchico superiore, ha una struttura organizzativa “propria” che gli conferisce il grado di autonomia indispensabile per assolvere il proprio compito istituzionale: rappresentare l’Aeronautica Militare e l’Italia in manifestazioni aeree in ambito nazionale e internazionale, mettendo in risalto le qualità dei piloti e delle macchine con l’esecuzione di programmi di volo acrobatico collettivo.
Come ci spiega il ten. col. Paolo Tarantino, comandante della PAN: «Il 313° Gruppo è entrato a far parte del 2° Stormo nel dicembre 2002. Pur non apportando cambiamenti significativi da un punto di vista operativo, l’inquadramento in un ente gerarchico superiore ha avuto come vantaggio una maggiore focalizzazione della figura del comandante di Gruppo sulle problematiche inerenti all’organizzazione e all’addestramento della Pattuglia, ottenuta grazie al trasferimento della responsabilità di comandante di corpo, e di tutta la mole di lavoro indotto da questo ruolo, al comandante di Stormo». E’ infatti estremamente importante che il comandante della PAN possa dedicarsi a tempo pieno al proprio “core business”, che è la gestione del gruppo dal punto di vista tecnico-operativo. «Il mio ruolo consiste nell’assicurare una corretta gestione degli uomini e nel garantire che gli stessi possano operare in un ambiente di lavoro sereno. La qualità delle persone, la coesione del Gruppo, la passione e la consapevolezza di appartenere a un reparto famoso in tutto il mondo sono elementi che permettono alle “Frecce Tricolori” di viaggiare come un ingranaggio ben oliato che va solamente indirizzato e salvaguardato». Un ruolo che non ha analogie nell’ambito dell’Aeronautica Militare: oltre ad assolvere il proprio compito istituzionale il comandante deve dedicare tempo alla stampa, agli appassionati, ad attività che promuovano il “marchio” e garantiscano il necessario supporto da parte degli sponsor. A coadiuvarlo, una sezione pubbliche relazioni che cura e tiene i rapporti con i mass media e con i 110 Club “Frecce Tricolori”; accompagna la Pattuglia nella stagione di manifestazioni; commenta il programma di volo predisponendo la registrazione dell’esibizione e la biga per il contatto radio con la formazione; si occupa, infine, della propaganda, attività che ha dei forti ritorni d’immagine per la Forza Armata.
29.05.2006
E’ stato pubblicato su RID il report della visita fatta al 14° Stormo “Sergio Sartoff” di Pratica di Mare, un reparto “tuttofare” che assolve una vasta tipologia di missioni: rifornimento in volo, taratura delle radioassistenze alla navigazione aerea, aerofotogrammetria e trasporto a breve e medio raggio. L’articolo descrive la struttura, l’organizzazione, la missione e i mezzi dei gruppi che costituiscono la linea operativa dello Stormo e fornisce importanti aggiornamenti sul programma KC-767. Viene analizzato nel dettaglio anche l’iter addestrativo degli equipaggi oltre che il futuro del reparto alla luce della recente riorganizzazione del Comando della Squadra Aerea.
Air Forces Monthly (www.airforcesmonthly.com) ha pubblicato invece un mio articolo, peraltro già uscito su Rivista Aeronautica, relativo al 72° Stormo di Frosinone nel quale viene descritto il reparto, la sua organizzazione generale, le operazioni fuori area e si analizza il possibile impiego dell’NH-500 in missioni SMI (Slow Mover Interceptor).
29.03.2006
Sul numero di Aprile di RID (www.rid.it) è stato pubblicato il mio articolo monografico sul 15° Stormo di Pratica di Mare. Il pezzo descrive nel dettaglio il presente ed il futuro di un reparto i cui gruppi di volo sono distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Oltre ad un consuntivo sulle operazioni condotte dal ROA di Tallil nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia” in Iraq, nell’articolo è presente anche una descrizione di una missione cui ho preso parte che ha visto impegnati due HH-3F dell’85° Gruppo CSAR in uno scenario SMI (Slow Mover Interception), poi in uno scenario Combat SAR e infine in una tipica SAR-mare (condotta sul lago di Bracciano).